1977 Salviamo la Natura, l'Uomo, l'Ambiente (95 x 125)
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Olio su tela 120 x 100 - (1983)
La tematica trattata, con largo anticipo rispetto alla sensibilità collettiva verso queste problematiche, segue il filone riguardante la salvaguardia del Pianeta Terra e della relativa sopravvivenza della razza umana.
Il quadro su base romboidale si compone di n°4 rappresentazioni simboliche sequenziali, unite tra loro dallo stesso filo conduttore che pongono in evidenza come gli "umani" da molti decenni stiano inquinando e distruggendo il Pianeta e quale deve essere invece l’auspicio, come recita la scritta nell’opera, insieme al desiderio di liberarsi e sfuggire da questa condizione.
Purtroppo, in questi anni c'è stato un continuo trend negativo, il riscontro l’ho avuto frequentando ogni anno d’estate, per oltre un ventennio, le montagne del Trentino dove progressivamente i ghiacciai perenni si sono assottigliati, in alcuni taluni casi fino a scomparire.
L’opera esprime e ribadisce una forte denuncia contro le "lobbies" delle grande industria e dei poteri irresponsabili che ci governano e la previsione di un’eventuale catastrofe planetaria prende sempre più corpo, quasi in modo ineluttabile e con una certa rassegnazione da parte nostra.
Ed allora prima che sia troppo tardi, dobbiamo sensibilizzare in ogni circostanza chi gestisce il destino del nostro Pianeta, per una reale e significativa inversione di tendenza, per salvare il nostro bene più prezioso, la nostra "casa", la nostra amata "Madre Terra".
Olio su tela 120 x 100 - (1983)
La tematica trattata, con largo anticipo rispetto alla sensibilità collettiva verso queste problematiche, segue il filone riguardante la salvaguardia del Pianeta Terra e della relativa sopravvivenza della razza umana.
Il quadro su base romboidale si compone di n°4 rappresentazioni simboliche sequenziali, unite tra loro dallo stesso filo conduttore che pongono in evidenza come gli "umani" da molti decenni stiano inquinando e distruggendo il Pianeta e quale deve essere invece l’auspicio, come recita la scritta nell’opera, insieme al desiderio di liberarsi e sfuggire da questa condizione.
Purtroppo, in questi anni c'è stato un continuo trend negativo, il riscontro l’ho avuto frequentando ogni anno d’estate, per oltre un ventennio, le montagne del Trentino dove progressivamente i ghiacciai perenni si sono assottigliati, in alcuni taluni casi fino a scomparire.
L’opera esprime e ribadisce una forte denuncia contro le "lobbies" delle grande industria e dei poteri irresponsabili che ci governano e la previsione di un’eventuale catastrofe planetaria prende sempre più corpo, quasi in modo ineluttabile e con una certa rassegnazione da parte nostra.
Ed allora prima che sia troppo tardi, dobbiamo sensibilizzare in ogni circostanza chi gestisce il destino del nostro Pianeta, per una reale e significativa inversione di tendenza, per salvare il nostro bene più prezioso, la nostra "casa", la nostra amata "Madre Terra".